Rebecca è la mia primogenita. È lei che per la prima volta mi ha fatto battere il cuore più forte del normale.
È lei che per la prima volta mi ha fatto piangere durante un’ecografia.
È lei che per la prima volta è cresciuta dentro di me (e con me).
È lei che per la prima volta mi ha fatto capire cosa davvero conta di più nella vita.
È lei che ho stretto per la prima volta a me dopo quasi 8 ore di travaglio.
È lei che mi ha reso mamma per la prima volta e per questo le sarò sempre grata.
Da quando è nato Alberto, mi rendo purtroppo conto di averla un po’ trascurata. Ho iniziato a considerarla “grande” quando grande non lo è affatto.
Spesso non mi sono resa conto delle sue richieste di attenzioni e stupidamente quel tempo è andato perso.
Questa mattina non so cosa sia scattato in me: nel lettone è scoppiata a piangere mentre io ero in cucina a fare colazione. Ha urlato, come sempre, il mio nome ed io sono corsa da lei. L’ho trovata rannicchiata sotto le coperte stretta al mio cuscino con il viso bagnato dalle lacrime.
Mi é venuto un nodo in gola e ancora adesso faccio fatica a mandarlo giù mentre scrivo queste righe. È come se, sentendo il mio odore, si sia lasciata andare dimenticando anche il brutto sogno appena fatto.
Mi dispiace amore mio per tutte le volte che ti ho lasciato in attesa di una mia attenzione nei tuoi confronti.
Mi dispiace per tutte le volte che ti sei sentita sola e poco coccolata.
Mi dispiace se con te, più e più volte, alzo la voce e ti sgrido.
Tu non sei grande: sei grandissima perché sei una bambina meravigliosamente fantastica!! Ma, soprattutto, sei la mia piccolina!!!!
Ti prometto che renderò migliore il nostro tempo insieme, perchè tu hai reso la mia vita migliore!!